Quando il gioco diventa patologico?
L’esperienza ludica se da un lato viene considerata un’occupazione frivola, a volte è talmente coinvolgente da non avere nulla in comune con un’isola di gioia.
Il gioco da magico può diventare “demoniaco”, assumendo così una doppia valenza: ci si lascia attraversare da una dimensione attraente quanto instabile e ci si espone al rischio di trovarsi immersi in un clima “incandescente”, tipico del gioco d’azzardo.
Ecco come accanto ai connotati di svago, il gioco rischia di assumere (per alcuni) i tratti di una vera e propria dipendenza con caratteristiche simili alle più note e trattate dipendenze da sostanze.
Sebbene il rischio di diventare giocatori patologici appaia relativamente basso, il problema non può essere ridotto esclusivamente al singolo giocatore ma va inteso quantomeno al nucleo famigliare, aumentando così il numero di persone coinvolte in questo fenomeno.